Le imbracature da lavoro sono indispensabili in alcuni settori. Ecco come sono progettate e realizzate.
I DPI per lavorare in quota, cosa sono e come funzionano
Per DPI si intende sempre Dispositivi di Protezione Individuale. A seconda del comparto, assumono forme e funzioni diverse. Quando si parla di imbracature, si intende una serie di dispositivi fondamentali per tutte quelle categorie di lavoratori e professionisti che operano in quota. Per quota si intende una qualsiasi altezza al di sopra dei 2 metri. Nella normativa attualmente vigente, l’uso di questi dispositivi è obbligatorio, quando non caldamente consigliato, per chi deve svolgere un lavoro ad altezza rischio caduta.
Sempre le medesime normative specificano anche come devono essere realizzati questi dispositivi. Alcune sigle permettono di riconoscere le specifiche: la dicitura “EN 361” si trova nelle imbracature progettate per assorbire le forze di una caduta. Sotto la classificazione “EN 358” ci sono i dispositivi per il posizionamento sul lavoro. Infine, alla categoria “EN 813” appartengono le cinture con cosciale.
Tutti questi dispositivi sono studiati appositamente non solo per garantire la massima sicurezza. Sono infatti molto ergonomici e adattabili ad ogni fisicità. La struttura va a fasciare il corpo nei punti strategici, mentre nastri e fibbie vanno a completare le possibilità di configurazione.
Cosa sono i cordini anticaduta
Non è raro che in combinazione con le imbracature e gli ancoraggi vengano utilizzati anche i cordini. Si tratta di un ulteriore tipo di DPI. Anch’essi rispondono a determinate caratteristiche e la loro omologazione viene erogata solo a seguito di precise specifiche tecniche. Esistono infatti diverse tipologie di cordini, anche e quelli più conosciuti si possono suddividere in tre gruppi. I cordini semplici, quelli doppi e quelli regolabili.
Grazie alla presenza di questi cordini, si possono ovviare tutte quelle situazioni pericolose, dovute magari alla mancanza di ancoraggio. Ecco perché questi dispositivi salvano letteralmente le vite.