La ristorazione collettiva può essere una soluzione alternativa a quanto avviene nei luoghi di lavoro. Quando si parla di ristorazione collettiva, infatti, sembra che ci siano problemi a non finire! Da una parte, c’è chi propone i buoni pasto. Il risultato è che all’ora di pranzo i dipendenti se ne scappano per trovare una struttura che accetti i buoni, oppure fanno la spesa in anticipo, mangiando sulla scrivania di lavoro. In entrambi i casi è poco pratico, se non addirittura poco igienico!
In più, si deve trovare una soluzione valida anche per chi soffre di allergie, intolleranze o problemi alimentari in genere. La ristorazione collettiva con il catering è la soluzione più adatta per risolvere questo problema. Nei fatti, si incarica qualcun altro per risolvere il problema. Chi è questo “qualcun altro”?
Una ditta specializzata nel cucinare e consegnare cibo già pronto alle aziende. La ristorazione collettiva si può richiedere tramite appuntamento. Così, la ditta specializzata si rende conto di quante persone devono mangiare in azienda, dei tempi e delle modalità di ristorazione. Solo dopo, la ditta effettua un preventivo con un programma settimanale.
Il programma presenterà varianti per chi non può mangiare determinati alimenti e in caso dovesse mancare quel prodotto all’interno del menù giornaliero. Infatti, questi servizi parlano di pescato del giorno, per esempio, e non di un particolare tipo di pesce. Così, se quel pesce non fosse disponibile quel giorno, ce ne sarà un altro.
Questo vale anche per frutta e verdura. Così, si rispetta l’ambiente, perché si rispetta il ciclo delle stagioni. In più, la ristorazione collettiva ha dei costi inferiori ai buoni. L’importo in fattura non cambierà nel corso del tempo e potrai detrarre questo costo come costo aziendale.
Se temi che i tuoi dipendenti non usino i buoni come dovrebbero, o semplicemente vuoi un ambiente dove si mangia tutti insieme a pranzo, la ristorazione collettiva è la risposta giusta alle tue domande.